PROGETTI CONCRETI Giuditta Pasotto Contattami a supporto delle famiglie

PROGETTI CONCRETI Mi chiamo Giuditta Pasotto Fammi una domanda per i diritti delle famiglie

Chi sono

Mi chiamo Giuditta Pasotto, sono una social change manager  e una community organizer,  ho 40 anni e 3 figli.

Sei anni fa ho fondato a Firenze la startup Gengle.it, il primo portale per genitori separati e famiglie monogenitoriali. In seguito alla mia separazione ho visto quante difficoltà si presentano nel quotidiano e come è difficile affrontarle da soli. Ho creato una rete di genitori e figli con più di 100.000 persone in tutta Italia, e grazie a questa esperienza ho potuto realizzare progetti di aiuto immediato come la linea di supporto emotivo, per i genitori in fase di separazione, e per i loro figli. Con il Comune di Firenze abbiamo realizzato la Casa dei Babbi e sviluppato progetti per aiutare i genitori over 40 a ricollocarsi lavorativamente.

Mi batto da sempre per sostenere le famiglie, siano esse tradizionali, allargate, single o arcobaleno, perché sono convinta che nel quotidiano tutte le famiglie debbano essere unite per far sentire la loro presenza, unendo le forze per ribadire che le famiglie sono la base della società. Il mio obiettivo è quello che la politica si interessi alle problematiche quotidiane delle famiglie per realizzare soluzioni concrete.

Insieme possiamo avere la forza e la voce per combattere in nome di quelle esigenze sociali e quei diritti civili che la politica ha dimenticato, soprattutto in questo difficile periodo di pandemia.

Da direttore creativo a imprenditrice sociale

Questa fase della mia vita è l’evoluzione del percorso di impegno di imprenditoria sociale, da me intrapreso negli ultimi anni. Da sempre mi batto per i diritti delle famiglie monoparentali, dando un aiuto concreto nel quotidiano e sensibilizzando sia le istituzioni sia le famiglie con attività e progetti. Lavorando con il mio team ed entrando in contatto con le associazioni familiari, un anno fa ho iniziato ad allargare il mio impegno a tutte le famiglie, perché i problemi e le battaglie quotidiane che ogni genitore affronta sono gli stessi.  Credo molto nel valore della famiglia, ed è per questo che con alcuni professionisti selezionati accompagno le coppie in via di separazione nella scelta del percorso migliore per loro.

Aiutare due genitori a vivere una separazione non conflittuale è il primo passo per un futuro sereno dei bambini coinvolti.

DI COSA MI OCCUPO

Welfare a supporto dei genitori

Social change manager

Pari opportunità

Progettista sociale

Community organizer

I MIEI PROGETTI A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE

Welfare a supporto dei genitori

Supporto genitoriale: Aiuto professionale nella comunicazione genitori/figli nelle difficoltà familiari

“Fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo!” Non è solo un detto, è una realtà ed ogni genitore dovrebbe poter contare su di un supporto nei momenti di difficoltà.

Ho fondato la prima linea di ascolto dedicata ai genitori e alle problematiche connesse alla vita familiare: 055.00.80.100 è il numero da chiamare per sfogarsi.

Gli sportelli di sostegno alla genitorialità – condotti da figure professionali come psicologi, pedagogisti, educatori – dovrebbero essere accessibili ad ogni famiglia e rispondere in maniera concreta, mirata e concisa alle richieste di aiuto,favorendo il recupero della serenità nello svolgimento del ruolo genitoriale e il rinforzo della relazione tra genitori e figli

I punti di ascolto mirano a fornire degli strumenti efficaci alle famiglie per affrontare situazioni di crisi come separazioni e divorzi, vedovanze con figli piccoli o adolescenti, malattie, difficoltà economiche, fasi complesse dei figli o altri momenti di disorientamento che, prima o poi, ogni famiglia si trova a dover sostenere e che, se mal gestiti, potrebbero trasformarsi in problematiche più gravi.
Tali servizi di sostegno vogliono divenire una risposta concreta alle migliaia di persone che si trovano a vivere situazioni complesse, dolorose e destabilizzanti ma che tuttavia, non essendo critiche, restano ai margini dell’attenzione sociale e sono, ad oggi, carenti di risposte e aiuti.

Supporto scolastico: Per garantire alle famiglie un adeguato supporto nel rapporto scuola/famiglia

Nelle scuole, il sostegno genitoriale potrebbe offrire un supporto ed un orientamento in caso di difficoltà scolastiche, bullismo, rischio di dispersione e abbandono, discriminazioni, rischio di dipendenze, andando ad implementare i servizi di ascolto già attivi, per garantire una risposta il più completa possibile alle famiglie che si trovano ad affrontare problematiche correlate.
In un ambito tanto importante per la vita dei bambini e dei ragazzi, l’attivazione di sportelli dedicati, implementati da un’attività informativa e divulgativa accessibile a tutte le famiglie, si pone come un forte strumento di supporto e prevenzione a possibili criticità.

Registro della bigenitorialità: Per garantire il diritto al dialogo con le istituzioni per entrambi i genitori

Da tre anni lavoro per perfezionare il Registro regionale della bigenitorialità per la cui promozione e gestione saranno coinvolte tutte le amministrazioni comunali.

Il Registro della bigenitorialità è uno strumento che permette di coinvolgere attivamente entrambi i genitori, anche se separati, nella vita dei figli. Con l’iscrizione nel registro, il minore, in caso di separazione dei genitori, risulta domiciliato presso le residenze di entrambi per tutti i fini amministrativi e nell’interazione con i soggetti che orbitano attorno a lui (in ambito scolastico, sanitario, sportivo, ecc.) e ad entrambi gli indirizzi riceve da detti soggetti tutte le comunicazioni che lo riguardano.
Il Registro, inoltre, diviene uno strumento di semplificazione amministrativa perché permette di annotare tutta una serie di informazioni (stato di iscrizione scolastica, i contatti del medico di base, eventuali allergie gravi o certificazioni di invalidità) e di inserire online documenti che riguardano la normale vita del minore, come – ad esempio – le deleghe per le persone autorizzate a riprendere i figli da scuola o dall’ambiente sportivo.
Un minore può essere iscritto al registro a condizione che ne faccia richiesta almeno uno dei suoi genitori, che questi sia titolare della responsabilità genitoriale e che il minore sia residente in uno dei Comuni della Regione.

Linee guida bigenitorialità: Promuovere presso le istituzioni il diritto dei figli alla bigenitorialità

Lavoro alla stesura e diffusione delle linee guida regionali per la promozione della bigenitorialità e costruzione di un’intesa con tutti gli organismi e professioni che si occupano di minori (tribunali, ordine psicologi, medici, pediatri, assistenti sociali, mediatori familiari) per la realizzazione di protocolli condivisi nella separazione e nel divorzio.

Casa e Famiglia

Affitti calmierati: Redazione elenco regionale delle abitazioni a canone concordato

Una delle maggiori emergenze di questo periodo è proprio l’emergenza abitativa. Trovare alloggi con canoni accessibili non è facile. Per questo è necessario creare e diffondere un database regionale degli appartamenti ad affitto calmierato con canone concordato, dove domanda ed offerta possano incontrarsi, dando modo a chi affitta di pagare meno tasse e a chi va in affitto di avere una tariffa agevolata. Ho fondato www.abitoscana.com

Co-abitazione tra genitori single: Soluzioni abitative in condivisione per genitori single

La co-abitazione da sempre è lo strumento più utilizzato dagli studenti per condividere le spese, ma in un periodo di crisi come questo può essere una valida proposta per tutte quelle persone che, in ristrettezza economica, non possono permettersi un intero appartamento da soli.
Le richieste di coabitazione saranno gestite tramite un sito online dedicato e, se necessario, mediante un tutor.
Questa proposta nasce dall’esigenza di abbassare le spese abitative ma, contemporaneamente, fa riscoprire il piacere della condivisione di spazi comuni e di attività quotidiane, che la freneticità della vita attuale ci ha fatto perdere.

Contributo affitti genitori divorziati: Contributo per il genitore che lascia la casa coniugale

A seguito della separazione o del divorzio generalmente la situazione abitativa è la prima a subire un profondo mutamento. Chi si trova a dover lasciare la casa coniugale, spesso è costretto a chiedere ospitalità ad amici e parenti, proprio a causa delle molteplici spese da sostenere in fase di separazione, e il disagio abitativo che ne deriva è il primo ostacolo alla continuità dei rapporti con i figli.
Il contributo affitti dovrebbe essere garantito nei primi 6 mesi successivi alla separazione, tenendo conto non solo dell’ISEE, che risulterebbe cumulativo con l’ex coniuge, ma anche del reddito personale e delle spese da sostenere a seguito della separazione

Rimodulazione tasse: Rivalutazione delle imposte regionali inquadrando lo stato di famiglia

Le tasse regionali come IMU, TASI E TARI e le addizionali regionali IRPEF dovranno, in alcuni casi, essere rivalutate al fine di alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie più indigenti, tenendo in conto anche eventuali mutamenti del nucleo o della situazione familiare, come ad esempio conseguentemente ad una separazione, perdita del lavoro o altro mutamento significativo.

Pari opportunità

Spazi coworking con nido o servizio di babysitting condiviso

Conciliare famiglia e lavoro nella propria abitazione non è facile, soprattutto se si hanno figli piccoli da dover gestire. La possibilità di lavorare in un coworking, oltre a dar modo di allargare la propria rete di conoscenze è utile al fine di condividere spazi e spese di baby sitting. Lavoro costantemente alla promozione e  sensibilizzazione nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni per promuovere la realizzazione di spazi coworking di prossimità che prevedano nidi o servizio di babysitteraggio condiviso al fine di ridurre le spese e poter permettere alle neomamme professioniste di non rinunciare al lavoro.

Promuovere la conciliazione famiglia/lavoro con lavoro agile e flessibile

Spesso mi capita di essere intervistata sulla tematica del lavoro agile, e la conciliazione lavoro e famiglia. Non perdo mai occasione per sottolineare l’importanza sia per le madri che per i padri di poter avere accesso, ad esempio in caso di malattia dei figli e nel periodo di sospensione delle attività educative e scolastiche, di un periodo di lavoro agile, così da facilitare la diffusione di una nuova cultura manageriale, sia privata che pubblica, pensata in termini di risultato e efficacia e non di ore di presenza.

Istituzione di un fondo regionale per il ‘Servizio Balia’, per il 1° anno di vita dei figli

Si sente parlare spesso di come in Italia non si facciano figli. La soluzione che viene proposta come incentivo è spesso un bonus economico, che di sicuro però non aiuta i neo genitori nella conciliazione lavoro famiglia. Molte persone non hanno l’appoggio dei nonni e non possono permettersi una baby-sitter, proprio per questo penso che sarebbe importante  creare una nuova figura professionale, la “Balia 2.0” per il supporto dei neo genitori nel primo anno di vita dei bambini, con attivazione di uno specifico corso di formazione professionale da programmare  in collaborazione coi Comuni-ANCI e servizi professionali regionali e istituendo un albo regionale (o regionale da tenere in ogni Comune) e istituzione di un fondo per il l’erogazione della formazione e per il sostegno alle famiglia in condizioni di particolare disagio.

Agevolazioni fiscali per chi assume mamme con uno o più figli

In contatto costante con le istituzioni mi occupo di promuovere e a livello centrale l’importanza di agevolazioni fiscali per chi assume una mamma con uno o più figli, fino all’annullamento del carico fiscale nel caso di tre o più figli. Un datore di lavoro, se non ha reali vantaggi nell’assunzione di una mamma, propenderà sempre verso figure maschili. Proprio per questo è importante che il datore di lavoro sia incentivato all’assunzione e premiato per il suo impegno sociale. 

le mie campagne di sensibilizzazione

Progettista sociale

In Italia mancava di parlare di violenza domestica non solo quando avvengono fatti di cronaca, in più era importante coinvolgere tutti in una campagna contro la violenza anche le persone che pensano ‘a me non succederà mai’.

Tra le associazioni estere che seguo c’è la ‘Canadian Women’s Foundation‘ che nel maggio del 2020 ha ideato un segno per chiedere aiuto in modo silenzioso per le vittime di violenza domestica. Ho trovato l’idea geniale e mi sono fatta carico di diffonderlo in Italia. Ho fatto un video, nel quale spiegavo il gesto e invitavo tutti a saperlo riconoscere. Il video è diventato virale, ha avuto più di 1 milione di condivisioni sui social e nelle chat di whatsapp è stato condiviso talmente tanto da andare anche in Svizzera, Spagna e Inghilterra.

Il gesto per chiedere aiuto contro le violenze domestiche è utile se si è in pericolo, ma serve soprattutto a far parlare del problema.

(qui la mia intervista a Open)

Community organizer

Sviluppo territoriale di organizzatori di comunità

Lavoro allo sviluppo territoriale e l’inclusione sociale degli iscritti al mio social network, creando nuovi organizzatori di comunità che mi aiutino nel mio intento di allargare la rete e la forza della comunità di GenGle. Buona parte del mio lavoro è fatta di ascolto, di osservazione e di analisi delle richieste delle persone. Organizzare una comunità senza capirne e ascoltarne le necessità è impensabile. All’inizio del mio lavoro mi ero fatta promotrice di campagne a sostegno dei genitori separati, ma solo con l’ascolto e l’impegno costante ho capito quanto fosse importante includere tutte le famiglie.

Agevolazioni fiscali ed incentivi per gli esercenti che offrono beni e servizi di facilitazioni alle famiglie

Promozione del Kit Amici dei bambini destinato a ristoranti, negozi, musei, biblioteche, teatri, con seggioloni, fasciatoio a parete, tovagliette gioco, colori, gioco da tavolo ecc., e istituzione di incentivi alle strutture per dotarsene

Nidi gratis in considerazione isee+reddito effettivo

Ampliamento della platea di famiglie fragili a cui siano garantiti nidi e servizi integrativi per l’infanzia comunali o convenzionati gratuiti, per garantire a ogni bambino pari opportunità educative e rispondere al bisogno di conciliare vita e lavoro dei genitori.

Trasporti: agevolazioni tariffarie per genitore + figli

Realizzazione di una convenzione con i servizi di trasporto pubblico locale al fine di garantire biglietti e abbonamenti agevolati per la tipologia di utente “Genitore + Figlio” e “Biglietti Famiglia”.
La Regione Toscana, con l’obiettivo di incentivare l’uso del trasporto pubblico, potrà inoltre offrire alle famiglie con figli tariffe di viaggio agevolate sui mezzi regionali e gratuità per minori fino ai 14 anni, se accompagnati da un genitore o da persone adulte legate ai minori da vincolo di parentela (genitori, nonni, zii, fratelli/sorelle) autorizzate ad accompagnarli.

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